Stabilizzare la cedolare al 10% sugli affitti concordati

I dati sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016 parlano chiaro sulla validità della cedolare secca. Ad affermarlo in una nota è l’Uppi, che chiede al governo di intervenire affinché l’aliquota del 10% per i contratti concordati, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2017, sia confermata anche per il 2018 e messa a regime e che “lo stato di incertezza, derivante da una non ancora esplicitata scelta del legislatore, venga dissipato il prima possibile al fine di rendere note, a quanti siano in procinto di stipulare un contratto di affitto, le condizioni fiscali che verranno applicate dal 2018 in avanti”. Nella nota si sottolinea anche il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate che ha dato parere favorevole all’applicazione della cedolare secca al 10%, anziché quella del 21%, anche per le locazioni transitorie e l’emersione dal circuito degli affitti in nero.

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